© Copyright Dott. Stefano Becagli - Psicologo - Riceve in Via Zurigo 24/4 Milano - P.Iva 07818800968 Tel. 349 3810997 - Iscrizione Ordine degli Psicologi della Lombardia n° 11723

Intervista:”7 modi per conquistare il vicino di ombrellone”

Occhiate,   sorrisi,   movenze   sensuali,   costumi   che   fanno   risaltare   l’abbronzatura.   L’estate   è   tempo   di   flirt   e   di   conquiste,   anche   in spiaggia.   Complici   il   caldo   e   il   clima   spensierato   e   disinibito   che   spingono   alla   seduzione.   A   molte   sarà   ad   esempio   capitato   di   avere   un colpo   di   fulmine   per   il   proprio   vicino   di   ombrellone,   magari   impegnandosi   in   una   serie   di   tentativi   per   farsi   notare.   Un   gioco,   quello   della seduzione, in cui però è bene seguire alcune tecniche e adottare alcuni accorgimenti per evitare di cadere nel ridicolo o nell’insuccesso. “La   parola   seduzione   deriva   dal   latino   seducere   che   significa   condurre   a   sé”,   spiega   Stefano   Becagli,   psicologo.   “Tutti   vogliono   sedurre perché   questa   inclinazione   è   al   centro   dei   rapporti   umani,   anche   se   ciascuno   tende   a   farlo   a   modo   proprio   perché   tra   le   persone   ci   sono differenze   individuali   ben   delineate”.   Come   quelle   di   genere:   “All’uomo,   ad   esempio,   anche   quando   è   la   donna   a   prendere   l’iniziativa, piace   avere   un   ruolo   determinante   nella   conquista,   mentre   il   gentil   sesso   è   più   attratto   dal   romanticismo   dell’essere   sedotti”.   Una dinamica   in   cui   a   contare   non   sono   solo   le   parole.   “Diversi   studi   dimostrano   infatti   che   la   comunicazione   verbale   esercita   una   forza   del 7% nel rapporto con gli altri, mentre il resto è attribuito a quella non verbale”. Da   tenere   presente,   poi,   che   per   avere   successo   nel   gioco   della   seduzione   non   è   indispensabile   avere   un   fisico   statuario   o   essere   delle amazzoni.   “Per   destreggiarsi   bene   occorre   poter   contare   su   buone   doti   comunicative   ed   essere   sicure   di   se   stesse,   per   cui   anche   le donne   che   non   hanno   un   fisico   perfetto,   ma   sono   dotate   di   capacità   comunicativa   possono   avere   un   forte   potenziale   seduttivo”,   osserva lo psicologo. Ma   quali   sono   le   tecniche   da   seguire   se   il   nostro   vicino   di   ombrellone   ci   ha   fatto   perdere   la   testa,   scatenando   in   noi   un’irrefrenabile voglia di conquista? Ecco i sette consigli dell’esperto. Puntare sullo sguardo Per   farsi   notare   la   prima   regola   è   non   essere   troppo   aggressivi,   “mantenendo   la   distanza   prossemica,   ossia   rispettando   lo   spazio personale   dell’altro”,   specifica   Becagli.   Per   preparare   il   terreno,   poi,   si   può   ricorrere   al   gioco   di   occhiate,   togliendo   gli   occhiali   da   sole   “e lanciando   uno   sguardo   di   tanto   in   tanto,   magari   accompagnato   da   un   sorriso,   evitando   però   di   fissare   il   ragazzo   con   insistenza   in   modo da non determinare imbarazzo”. Passeggiare in riva al mare Un   altro   consiglio   per   centrare   l’obiettivo   è   passeggiare   sul   bagnasciuga   per   far   notare   la   propria   figura,   magari   accompagnandosi   con un’amica, e monitorare la situazione, volgendo di tanto in tanto lo sguardo verso di lui. Capire se dall’altra parte c’è interesse Prima   di   passare   alla   fase   di   avvicinamento,   poi,   è   molto   importante   “farsi   un’idea   delle   proprie   probabilità   di   successo.   Se   la   persona oggetto   delle   nostre   attenzioni   ad   esempio   ci   osserva   può   essere   un   segnale   di   interesse”,   spiega   l’esperto.   Per   testare   il   terreno,   inoltre, si   può   ad   esempio   ricorrere   ad   alcuni   stratagemmi,   come   “lasciare   un   bigliettino   vicino   all’ombrellone   per   vedere   la   reazione   della persona e capire se si è ricambiati oppure no”. Essere se stesse Un   aspetto   fondamentale   in   questi   frangenti   è   di   lasciare   a   casa   i   luoghi   comuni.   “Per   sedurre   non   occorre   infatti   snaturare   la   propria personalità;   il   rischio   altrimenti   è   di   andare   incontro   a   un   fallimento”.   Ad   esempio,   nell’abbigliamento:   “Bisogna   indossare   ciò   che   ci rende   sicure,   evitando   capi   che   potrebbero   metterci   in   imbarazzo”,   osserva   lo   psicologo.   Quindi,   semaforo   verde   per   le   mise   che   fanno sentire belle e sexy, che mettono in risalto la femminilità e aumentano la disinvoltura. Trovare una scusa per avvicinarsi Se   il   ragazzo   che   ci   piace   sembra   ricambiare   le   nostre   attenzioni,   allora   si   può   passare   allo   step   successivo,   ossia   alla   fase   di avvicinamento   vero   e   proprio.   Che   può   avvenire   ricorrendo   a   diversi   pretesti.   Ad   esempio,   “si   può   attaccare   bottone   in   acqua”,   specifica Becagli.   Oppure   ricorrere   all’umorismo,   “con   una   battuta   che   permette   di   rompere   il   ghiaccio   iniziale”.   O   ancora   si   può   chiedere   in prestito qualcosa, ad esempio una palla o dei racchettoni, magari invitando il lui in questione a giocare. Essere discrete Se   si   è   finalmente   riuscite   ad   attaccare   bottone,   “per   essere   seduttive   è   bene   non   svelare   nella   conversazione   subito   troppi   dettagli   di sé,   ma   scoprirsi   passo   dopo   passo”,   spiega   lo   psicologo.   Evitando   ad   esempio   allusioni   a   storie   con   precedenti   fidanzati   finite   male   o domande troppo dirette e invasive, del tipo: “Che lavoro fai?”. No al corteggiamento a oltranza Infine,   se   il   ragazzo   oggetto   dei   nostri   desideri   non   sembra   ricambiare   il   nostro   interesse,   nonostante   i   segnali   inviati,   è   bene   non insistere   a   oltranza   rischiando   di   apparire   soffocanti   e   troppo   spudorati.   “Continuare   a   corteggiare   in   maniera   imperterrita   una   persona che   non   sembra   ricambiare   può   essere   controproducente,   rischiando   di   farci   cadere   nel   ridicolo   o   peggio   in   una   seduzione   poco   sana.   La cosa migliore è infatti accettare semplicemente che si può anche non raggiungere l’obiettivo prefissato”, conclude l’esperto. Questa intervista è stato pubblicata da D-Repubblica
© Copyright Dott. Stefano Becagli - Psicologo - Riceve in Via Zurigo 24/4 Milano - P.Iva 07818800968 Tel. 349 3810997 - Iscrizione Ordine degli Psicologi della Lombardia n° 11723

Intervista:”7     

modi     

per

conquistare    

il    

vicino    

di

ombrellone”

Occhiate,   sorrisi,   movenze   sensuali,   costumi   che fanno   risaltare   l’abbronzatura.   L’estate   è   tempo di    flirt    e    di    conquiste,    anche    in    spiaggia. Complici    il    caldo    e    il    clima    spensierato    e disinibito   che   spingono   alla   seduzione.   A   molte sarà   ad   esempio   capitato   di   avere   un   colpo   di fulmine    per    il    proprio    vicino    di    ombrellone, magari   impegnandosi   in   una   serie   di   tentativi per     farsi     notare.     Un     gioco,     quello     della seduzione,   in   cui   però   è   bene   seguire   alcune tecniche    e    adottare    alcuni    accorgimenti    per evitare di cadere nel ridicolo o nell’insuccesso. “La   parola   seduzione   deriva   dal   latino   seducere che    significa    condurre    a    sé”,    spiega    Stefano Becagli,     psicologo.     “Tutti     vogliono     sedurre perché    questa    inclinazione    è    al    centro    dei rapporti   umani,   anche   se   ciascuno   tende   a   farlo a   modo   proprio   perché   tra   le   persone   ci   sono differenze     individuali     ben     delineate”.     Come quelle   di   genere:   “All’uomo,   ad   esempio,   anche quando   è   la   donna   a   prendere   l’iniziativa,   piace avere    un    ruolo    determinante    nella    conquista, mentre    il    gentil    sesso    è    più    attratto    dal romanticismo   dell’essere   sedotti”.   Una   dinamica in   cui   a   contare   non   sono   solo   le   parole.   “Diversi studi   dimostrano   infatti   che   la   comunicazione verbale   esercita   una   forza   del   7%   nel   rapporto con   gli   altri,   mentre   il   resto   è   attribuito   a   quella non verbale”. Da   tenere   presente,   poi,   che   per   avere   successo nel   gioco   della   seduzione   non   è   indispensabile avere     un     fisico     statuario     o     essere     delle amazzoni.   “Per   destreggiarsi   bene   occorre   poter contare   su   buone   doti   comunicative   ed   essere sicure   di   se   stesse,   per   cui   anche   le   donne   che non   hanno   un   fisico   perfetto,   ma   sono   dotate   di capacità   comunicativa   possono   avere   un   forte potenziale seduttivo”, osserva lo psicologo. Ma   quali   sono   le   tecniche   da   seguire   se   il   nostro vicino   di   ombrellone   ci   ha   fatto   perdere   la   testa, scatenando    in    noi    un’irrefrenabile    voglia    di conquista? Ecco i sette consigli dell’esperto. Puntare sullo sguardo Per   farsi   notare   la   prima   regola   è   non   essere troppo    aggressivi,    “mantenendo    la    distanza prossemica,      ossia      rispettando      lo      spazio personale     dell’altro”,     specifica     Becagli.     Per preparare    il    terreno,    poi,    si    può    ricorrere    al gioco   di   occhiate,   togliendo   gli   occhiali   da   sole “e    lanciando    uno    sguardo    di    tanto    in    tanto, magari   accompagnato   da   un   sorriso,   evitando però   di   fissare   il   ragazzo   con   insistenza   in   modo da non determinare imbarazzo”. Passeggiare in riva al mare Un    altro    consiglio    per    centrare    l’obiettivo    è passeggiare   sul   bagnasciuga   per   far   notare   la propria    figura,    magari    accompagnandosi    con un’amica,   e   monitorare   la   situazione,   volgendo di tanto in tanto lo sguardo verso di lui. Capire se dall’altra parte c’è interesse Prima   di   passare   alla   fase   di   avvicinamento,   poi, è   molto   importante   “farsi   un’idea   delle   proprie probabilità   di   successo.   Se   la   persona   oggetto delle   nostre   attenzioni   ad   esempio   ci   osserva può    essere    un    segnale    di    interesse”,    spiega l’esperto.   Per   testare   il   terreno,   inoltre,   si   può ad    esempio    ricorrere    ad    alcuni    stratagemmi, come       “lasciare       un       bigliettino       vicino all’ombrellone    per    vedere    la    reazione    della persona e capire se si è ricambiati oppure no”. Essere se stesse Un   aspetto   fondamentale   in   questi   frangenti   è   di lasciare   a   casa   i   luoghi   comuni.   “Per   sedurre non     occorre     infatti     snaturare     la     propria personalità;    il    rischio    altrimenti    è    di    andare incontro     a     un     fallimento”.     Ad     esempio, nell’abbigliamento:   “Bisogna   indossare   ciò   che ci   rende   sicure,   evitando   capi   che   potrebbero metterci    in    imbarazzo”,    osserva    lo    psicologo. Quindi,   semaforo   verde   per   le   mise   che   fanno sentire   belle   e   sexy,   che   mettono   in   risalto   la femminilità e aumentano la disinvoltura. Trovare una scusa per avvicinarsi Se   il   ragazzo   che   ci   piace   sembra   ricambiare   le nostre   attenzioni,   allora   si   può   passare   allo   step successivo,    ossia    alla    fase    di    avvicinamento vero   e   proprio.   Che   può   avvenire   ricorrendo   a diversi   pretesti.   Ad   esempio,   “si   può   attaccare bottone    in    acqua”,    specifica    Becagli.    Oppure ricorrere    all’umorismo,    “con    una    battuta    che permette    di    rompere    il    ghiaccio    iniziale”.    O ancora   si   può   chiedere   in   prestito   qualcosa,   ad esempio    una    palla    o    dei    racchettoni,    magari invitando il lui in questione a giocare. Essere discrete Se   si   è   finalmente   riuscite   ad   attaccare   bottone, “per   essere   seduttive   è   bene   non   svelare   nella conversazione   subito   troppi   dettagli   di   sé,   ma scoprirsi   passo   dopo   passo”,   spiega   lo   psicologo. Evitando    ad    esempio    allusioni    a    storie    con precedenti    fidanzati    finite    male    o    domande troppo   dirette   e   invasive,   del   tipo:   “Che   lavoro fai?”. No al corteggiamento a oltranza Infine,   se   il   ragazzo   oggetto   dei   nostri   desideri non    sembra    ricambiare    il    nostro    interesse, nonostante   i   segnali   inviati,   è   bene   non   insistere a   oltranza   rischiando   di   apparire   soffocanti   e troppo   spudorati.   “Continuare   a   corteggiare   in maniera    imperterrita    una    persona    che    non sembra           ricambiare           può           essere controproducente,   rischiando   di   farci   cadere   nel ridicolo   o   peggio   in   una   seduzione   poco   sana.   La cosa   migliore   è   infatti   accettare   semplicemente che    si    può    anche    non    raggiungere    l’obiettivo prefissato”, conclude l’esperto. Questa    intervista    è    stato    pubblicata    da    D- Repubblica