Salute e benessere sul lavoro

Le  

ricerche  

sin  

qui  

svolte  

danno  

prova  

che  

un  

livello  

ideale  

di  

stress  

accresce  

lo  

stato  

di  

benessere

,  

rende  

meno  

propensi  

alla  

noia,  

e  

perfeziona  

le

doti  

concentrazione,  

attenzione,  

memoria,  

apprendimento  

e  

di  

soluzione  

creativa  

delle  

difficoltà.  

La  

limitazione  

del  

grado  

di  

stress  

connesso

all'impiego  

professionale  

costituisce  

una  

delle  

prove  

principali  

a  

cui  

l'Europa  

deve  

far  

fronte.  

  

Lo  

stress  

rappresenta  

la  

seconda  

difficoltà  

di  

salute

connessa  

all'attività  

professionale  

riportato  

regolarmente  

e  

lede  

il  

22%  

dei  

lavoratori  

dei  

27  

Stati  

che  

compongono  

l'Unione  

Europea.  

Tale  

situazione

coinvolge  

circa  

un  

lavoratore  

su  

quattro  

e  

dalle  

ricerche  

in  

merito  

risalta  

che  

una  

percentuale  

inclusa  

tra  

il  

50%  

e  

il  

60%  

delle  

giornate  

lavorative  

non

svolte è imputabile allo stress. Questo provoca spese eccessive in costi di malessere umano e di conseguenze economiche. 

Lo  

stress  

nel  

contesto  

lavorativo  

può  

interessare  

qualunque  

individuo.  

Può  

colpire  

qualunque  

settore  

e  

azienda  

di  

ogni  

grandezza.  

Lo  

stress

incide  

sulla  

sicurezza  

e  

sulla  

salute  

degli  

individui,  

bensì  

inoltre  

sulla  

salute  

delle  

imprese  

e  

delle  

economie  

nazionali.  

Sono  

in  

grado  

di  

essere

correlati  

allo  

stress  

diversi  

sintomi  

fisici  

che  

riguardano  

l'apparato  

cardiaco,  

muscolo-scheletrico  

e  

gastroenterico,  

e  

inoltre  

una  

prevalente  

rilevanza

di infortuni lavorativi, che sono in grado di incidere considerevolmente sull'effetto finanziario di un'organizzazione.

Per  

capire  

il  

concetto  

di  

stress  

lavoro-correlato  

è  

fondamentale  

fare  

un  

piccolo  

preambolo  

sul  

concetto  

più  

vasto  

di  

stress:  

è  

una  

reazione  

psico-

fisiologica  

della  

persona  

ed  

è  

in  

funzione  

dell'interazione  

fra  

variabili  

personali  

e  

ambientali.  

  

Lo  

stress  

costituisce  

la  

pressione  

di  

situazioni

psicologiche   

che   

producono,   

nell'organismo,   

una   

reazione   

generale   

di   

adattamento   

alle   

stesse.   

L'adeguamento   

può   

assumere   

vari   

tratti,

maggiormente  

funzionali  

oppure  

maggiormente  

disfunzionali,  

e  

si  

snoda  

su  

vari  

piani:  

psicofisiologici,  

comportamentali,  

emotivi,  

cognitivi.  

Non

soltanto. Costituisce la risposta non specifica dell'organismo a qualsiasi richiesta nei suoi riguardi.

Questa reazione adattiva, definita emergenza o altresì sindrome generale di adattamento, è contrassegnata da

 tre stadi

:

1

.

stadio di allarme con modificazioni biochimiche ormonali;

2

.

stadio di resistenza, nel quale l'organismo si prepara funzionalmente in senso di difesa;

3

.

stadio  

nel  

quale  

lo  

stress  

può  

originare  

patologie  

nel  

momento  

in  

cui  

lo  

stimolo  

esterno  

opera  

con  

forte  

energia  

e  

per  

ampi  

lassi  

di  

tempo  

e  

la

persona  

non  

è  

in  

grado  

di  

oltrepassare  

la  

fase  

di  

resistenza:  

in  

tali  

situazioni  

si  

raggiunge  

uno  

stadio  

di  

esaurimento  

in  

si  

verifica  

la  

caduta

delle difese e l'inadeguatezza ad adeguarsi ulteriormente

Lo  

stress  

non  

può  

e  

non  

deve  

essere  

scansato  

per  

la  

ragione  

che  

rappresenta  

la  

sintesi  

della  

vita  

stessa,  

per  

questo  

motivo  

non  

è  

uno  

stato

patologico  

del''organismo.  

Bensì  

è  

composto  

di  

due  

lati  

come  

una  

medaglia.  

Sino  

ad  

un  

tale  

aspetto,  

catecolamine  

corticosteroidi  

donano  

un  

tono

alla  

psiche  

e  

all'organismo,  

predisponendoli  

al  

lavoro  

e  

perfezionando  

la  

qualità  

della  

vita:  

è  

l'eustress  

("eu"  

dal  

greco,  

"bene")  

o  

stress  

benefico.  

  

Al

di  

là  

di  

un  

tale  

livello,  

il  

persistere  

degli  

stressor  

ambientali  

e  

l'incompetenza  

nel  

fargli  

fronte,  

originano  

una  

situazione  

di  

di-stress,  

o  

stress

patogeno,  

che  

è  

in  

grado  

di  

portare  

inoltre  

a  

reazioni  

patologiche.  

La  

risposta  

allo  

stress  

cambia  

da  

individuo  

ad  

individuo:  

impulsi  

muniti  

del

medesimo  

potere  

stressante  

non  

causano  

la  

medesima  

reazione  

in  

persone  

differenti.  

L'organismo,  

tuttavia  

rispondendo  

allo  

stress  

secondo  

uno

schema  

psico-fisiologico  

codificato,  

è  

in  

grado  

di  

variare,  

a  

seconda  

della  

singola  

persona,  

l'importanza  

e  

il  

grado  

di  

risposta  

  

dello  

stimolo

ambientale  

a  

cui  

è  

sottoposto.  

L'ambiente  

è  

contraddistinto  

dalla  

specificità  

delle  

situazioni  

di  

vita  

della  

persona  

(affettivo/familiare  

e  

lavorativo)

inoltre  

dagli  

episodi  

critici  

(malattie,  

lutti,  

licenziamenti,  

separazione  

ecc.)  

che  

li  

possono  

mutare  

nel  

corso  

del  

tempo.  

Le  

variabili  

personali

moderatrici   

sono   

costituite   

dalle   

peculiarità   

della   

personalità   

che   

influiscono   

sulla   

modo   

nel   

quale   

l'individuo   

interagisce   

con   

gli   

stimoli

dell'ambiente.  

  

La  

personalità,  

ricopre,  

pertanto,  

un  

ruolo  

di  

moderatore  

nell'interazione  

ambiente-persona.  

Per  

personalità  

si  

definisce  

la  

totalità

degli aspetti psichici e degli schemi comportamentali di una persona che dimostrano di essere protratte e persistenti nel tempo.

Gli effetti personali di una situazione di stress patogeno si possono accertare a

diversi livelli

:

1

.

livello emotivo:

 ansia, spossatezza, disturbi del sonno, depressione, irritabilità, ipocondria, problemi relazionali con figure parentali;

2

.

livello cognitivo:

 perdita della memoria, diminuita facoltà decisionale, fatica a concentrarsi, bassa spinta all'apprendimento;

3

.

livello comportamentale:

 condotte distruttive, abuso di tabacco, droghe e/o alcol;

4

.

livello  

fisiologico:

  

problemi  

cardiaci,  

ipertensione,  

disturbi  

gastrointestinali,  

calo  

del  

sistema  

immunitario,  

fastidi  

muscolo-scheletrici.  

La

reazione  

psicofisiologica  

della  

persona,  

caratteristica  

della  

fase  

di  

esaurimento  

e  

di  

conseguenza  

contraddistinta  

da  

stress  

patogeno,  

causata

unicamente all'interazione con l'ambiente lavorativo, costituisce ciò che viene definito stress-lavoro correlato.

Stress lavoro-correlato

La  

situazione  

di  

stress  

patogeno  

lavoro-correlato  

si  

può  

recepire  

come  

quel  

versante  

di  

stress  

non  

attribuibile  

a  

tratti  

della  

personalità  

individuale  

e

all'influenza  

di  

contesti  

ambientali  

non  

professionali.  

Dopo  

tale  

chiarimento,  

la  

difficoltà  

risiede  

nello  

scoprire  

quella  

parte  

di  

stress  

non  

attribuibile

a  

caratteristiche  

specifiche  

di  

personalità  

e  

legata  

all'interazione  

tra  

ambiente  

lavorativo  

e  

individuo.  

Le  

ripercussioni  

personali  

di  

una  

situazione  

di

stress patogeno si manifestano a livello aziendale per mezzo delle seguenti azioni:

1

.

assenteismo;

2

.

frequente avvicendamento del personale;

3

.

poco controllo delle tempistiche di lavorazione;

4

.

problemi disciplinari;

5

.

molestie;

6

.

abbassamento della produttività;

7

.

infortuni;

8

.

errori;

9

.

incremento delle spese mediche e dei costi d’indennizzo

L'introduzione  

in  

Italia  

del  

concetto  

di  

"stress  

lavoro-correlato"  

si  

deve  

al  

Testo  

Unico  

n.81/2008  

in  

vigore  

dal  

1  

gennaio  

2009.  

Particolarmente  

il

comma  

1  

dell'articolo  

28  

("Oggetto  

della  

valutazione  

dei  

rischi")  

del  

Testo  

Unico  

DL  

n.81/2008,  

indica  

che  

"la  

valutazione  

di  

cui  

all'articolo  

17,  

comma

1,  

lettera  

a,  

anche  

nella  

scelta  

delle  

attrezzature  

di  

lavoro  

e  

delle  

sostanze  

o  

dei  

preparati  

chimici  

impiegati,  

nonché  

nella  

sistemazione  

dei  

luoghi  

di

lavoro,  

deve  

riguardare  

tutti  

i  

rischi  

per  

la  

sicurezza  

e  

la  

salute  

dei  

lavoratori,  

ivi  

compresi  

quelli  

riguardanti  

gruppi  

di  

lavoratori  

esposti  

a  

rischi

particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004 (…)". 

Nell'attuale  

Testo  

Unico,  

per  

descrivere  

i  

rischi  

connessi  

allo  

stress  

lavorativo,  

il  

legislatore  

si  

rifà  

all'Europa  

chiamando  

di  

nuovo  

in  

causa  

l'accordo

europeo  

sullo  

stress  

sul  

lavoro  

dell'8  

ottobre  

2004,  

che  

le  

organizzazioni  

sindacali  

e  

le  

organizzazioni  

di  

rappresentanza  

delle  

imprese  

hanno

compreso a livello nazionale il 9 giugno 2008.

Nell'accordo  

si  

ricorda  

che  

"affrontare  

la  

questione  

dello  

stress  

lavoro-correlato  

può  

condurre  

a  

una  

maggiore  

efficienza  

e  

a  

un  

miglioramento  

della

salute  

e  

sicurezza  

dei  

lavoratori,  

con  

conseguenti  

benefici  

economici  

e  

sociali  

per  

imprese,  

lavoratori  

e  

società  

nel  

suo  

complesso".  

Nell'accordo  

lo

stress  

è  

descritto  

come  

uno  

"stato  

che  

si  

accompagna  

a  

malessere  

e  

disfunzioni  

fisiche,  

psicologiche  

o  

sociali  

e  

che  

consegue  

del  

fatto  

che  

le

persone non si sentono in grado di superare il gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti".

E'  

fondamentale  

evidenziare  

come  

l'oggetto  

dell'intervento  

legislativo  

è  

unicamente  

lo  

stress  

lavorativo.

  

Sono  

quindi  

messe  

da  

parte  

tutte  

quelle

circostanze  

nelle  

quali  

è  

presente  

un'intenzione  

personale  

ravvisabile  

di  

causare  

un  

danno  

al  

lavoratore  

come  

il  

sopruso  

e  

la  

violenza  

sul  

lavoro,  

il

mobbing-straining,  

lo  

stress  

post-traumatico.  

Lo  

scopo  

dell'accordo  

europeo  

è  

quello  

di  

proporre  

ai  

datori  

di  

lavoro  

un  

modello  

che  

permetta  

di

ravvisare,  

prevenire  

e  

gestire  

problemi  

connessi  

allo  

stress  

lavoro-  

correlato.  

L'accordo  

europeo  

ricorda  

come  

lo  

stress  

può  

nuocere  

qualsiasi

lavoratore in qualunque posto di lavoro.

STUDIO MILANO 3 Riceve su appuntamento DOTT. STEFANO BECAGLI Piazza Marco Polo 1A Basiglio Milano 3 (Palazzo dei Cigni) E’ possibile richiedere un appuntamento ai seguenti contatti: Telefono: 349 3810997 e-mail: info@stefanobecagli.it
      

Salute e benessere sul lavoro

Le   

ricerche   

sin   

qui   

svolte   

danno   

prova   

che   

un

livello    

ideale    

di    

stress    

accresce    

lo    

stato    

di

benessere

,   

rende   

meno   

propensi   

alla   

noia,   

e

perfeziona   

le   

doti   

concentrazione,   

attenzione,

memoria,  

apprendimento  

e  

di  

soluzione  

creativa

delle  

difficoltà.  

La  

limitazione  

del  

grado  

di  

stress

connesso    

all'impiego    

professionale    

costituisce

una  

delle  

prove  

principali  

a  

cui  

l'Europa  

deve  

far

fronte.    

    

Lo    

stress    

rappresenta    

la    

seconda

difficoltà       

di       

salute       

connessa       

all'attività

professionale   

riportato   

regolarmente   

e   

lede   

il

22%  

dei  

lavoratori  

dei  

27  

Stati  

che  

compongono

l'Unione  

Europea.  

Tale  

situazione  

coinvolge  

circa

un   

lavoratore   

su   

quattro   

e   

dalle   

ricerche   

in

merito  

risalta  

che  

una  

percentuale  

inclusa  

tra  

il

50%  

e  

il  

60%  

delle  

giornate  

lavorative  

non  

svolte

è  

imputabile  

allo  

stress.  

Questo  

provoca  

spese

eccessive   

in   

costi   

di   

malessere   

umano   

e   

di

conseguenze economiche. 

Lo      

stress      

nel      

contesto      

lavorativo      

può

interessare    

qualunque    

individuo.    

Può    

colpire

qualunque  

settore  

e  

azienda  

di  

ogni  

grandezza.

Lo  

stress  

incide  

sulla  

sicurezza  

e  

sulla  

salute  

degli

individui,  

bensì  

inoltre  

sulla  

salute  

delle  

imprese

e   

delle   

economie   

nazionali.   

Sono   

in   

grado   

di

essere   

correlati   

allo   

stress   

diversi   

sintomi   

fisici

che    

riguardano    

l'apparato    

cardiaco,    

muscolo-

scheletrico    

e    

gastroenterico,    

e    

inoltre    

una

prevalente   

rilevanza   

di   

infortuni   

lavorativi,   

che

sono   

in   

grado   

di   

incidere   

considerevolmente

sull'effetto finanziario di un'organizzazione.

Per  

capire  

il  

concetto  

di  

stress  

lavoro-correlato  

è

fondamentale   

fare   

un   

piccolo   

preambolo   

sul

concetto  

più  

vasto  

di  

stress:  

è  

una  

reazione  

psico-

fisiologica    

della    

persona    

ed    

è    

in    

funzione

dell'interazione      

fra      

variabili      

personali      

e

ambientali.  

  

Lo  

stress  

costituisce  

la  

pressione  

di

situazioni        

psicologiche        

che        

producono,

nell'organismo,      

una      

reazione      

generale      

di

adattamento    

alle    

stesse.    

L'adeguamento    

può

assumere   

vari   

tratti,   

maggiormente   

funzionali

oppure  

maggiormente  

disfunzionali,  

e  

si  

snoda

su   

vari   

piani:   

psicofisiologici,   

comportamentali,

emotivi,   

cognitivi.   

Non   

soltanto.   

Costituisce   

la

risposta  

non  

specifica  

dell'organismo  

a  

qualsiasi

richiesta nei suoi riguardi.

Questa  

reazione  

adattiva,  

definita  

emergenza  

o

altresì    

sindrome    

generale    

di    

adattamento,    

è

contrassegnata da

 tre stadi

:

1

.

stadio      

di      

allarme      

con      

modificazioni

biochimiche ormonali;

2

.

stadio  

di  

resistenza,  

nel  

quale  

l'organismo

si    

prepara    

funzionalmente    

in    

senso    

di

difesa;

3

.

stadio   

nel   

quale   

lo   

stress   

può   

originare

patologie   

nel   

momento   

in   

cui   

lo   

stimolo

esterno  

opera  

con  

forte  

energia  

e  

per  

ampi

lassi  

di  

tempo  

e  

la  

persona  

non  

è  

in  

grado

di  

oltrepassare  

la  

fase  

di  

resistenza:  

in  

tali

situazioni    

si    

raggiunge    

uno    

stadio    

di

esaurimento   

in   

si   

verifica   

la   

caduta   

delle

difese    

e    

l'inadeguatezza    

ad    

adeguarsi

ulteriormente

Lo  

stress  

non  

può  

e  

non  

deve  

essere  

scansato

per  

la  

ragione  

che  

rappresenta  

la  

sintesi  

della  

vita

stessa,   

per   

questo   

motivo   

non   

è   

uno   

stato

patologico  

del''organismo.  

Bensì  

è  

composto  

di

due   

lati   

come   

una   

medaglia.   

Sino   

ad   

un   

tale

aspetto,  

catecolamine  

corticosteroidi  

donano  

un

tono  

alla  

psiche  

e  

all'organismo,  

predisponendoli

al  

lavoro  

e  

perfezionando  

la  

qualità  

della  

vita:  

è

l'eustress    

("eu"    

dal    

greco,    

"bene")    

o    

stress

benefico.  

  

Al  

di  

là  

di  

un  

tale  

livello,  

il  

persistere

degli   

stressor   

ambientali   

e   

l'incompetenza   

nel

fargli  

fronte,  

originano  

una  

situazione  

di  

di-stress,

o   

stress   

patogeno,   

che   

è   

in   

grado   

di   

portare

inoltre   

a   

reazioni   

patologiche.   

La   

risposta   

allo

stress  

cambia  

da  

individuo  

ad  

individuo:  

impulsi

muniti    

del    

medesimo    

potere    

stressante    

non

causano    

la    

medesima    

reazione    

in    

persone

differenti.  

L'organismo,  

tuttavia  

rispondendo  

allo

stress    

secondo    

uno    

schema    

psico-fisiologico

codificato,  

è  

in  

grado  

di  

variare,  

a  

seconda  

della

singola    

persona,    

l'importanza    

e    

il    

grado    

di

risposta    

    

dello    

stimolo    

ambientale    

a    

cui    

è

sottoposto.   

L'ambiente   

è   

contraddistinto   

dalla

specificità   

delle   

situazioni   

di   

vita   

della   

persona

(affettivo/familiare    

e    

lavorativo)    

inoltre    

dagli

episodi     

critici     

(malattie,     

lutti,     

licenziamenti,

separazione   

ecc.)   

che   

li   

possono   

mutare   

nel

corso      

del      

tempo.      

Le      

variabili      

personali

moderatrici  

sono  

costituite  

dalle  

peculiarità  

della

personalità  

che  

influiscono  

sulla  

modo  

nel  

quale

l'individuo        

interagisce        

con        

gli        

stimoli

dell'ambiente.  

  

La  

personalità,  

ricopre,  

pertanto,

un      

ruolo      

di      

moderatore      

nell'interazione

ambiente-persona.  

Per  

personalità  

si  

definisce  

la

totalità    

degli    

aspetti    

psichici    

e    

degli    

schemi

comportamentali  

di  

una  

persona  

che  

dimostrano

di essere protratte e persistenti nel tempo.

Gli   

effetti   

personali   

di   

una   

situazione   

di   

stress

patogeno si possono accertare a

diversi livelli

:

1

.

livello      

emotivo:

      

ansia,      

spossatezza,

disturbi  

del  

sonno,  

depressione,  

irritabilità,

ipocondria,  

problemi  

relazionali  

con  

figure

parentali;

2

.

livello   

cognitivo:

   

perdita   

della   

memoria,

diminuita     

facoltà     

decisionale,     

fatica     

a

concentrarsi,                 

bassa                 

spinta

all'apprendimento;

3

.

livello        

comportamentale:

        

condotte

distruttive,   

abuso   

di   

tabacco,   

droghe   

e/o

alcol;

4

.

livello      

fisiologico:

      

problemi      

cardiaci,

ipertensione,  

disturbi  

gastrointestinali,  

calo

del   

sistema   

immunitario,   

fastidi   

muscolo-

scheletrici.  

La  

reazione  

psicofisiologica  

della

persona,      

caratteristica      

della      

fase      

di

esaurimento         

e         

di         

conseguenza

contraddistinta  

da  

stress  

patogeno,  

causata

unicamente   

all'interazione   

con   

l'ambiente

lavorativo,  

costituisce  

ciò  

che  

viene  

definito

stress-lavoro correlato.

Stress lavoro-correlato

La  

situazione  

di  

stress  

patogeno  

lavoro-correlato

si  

può  

recepire  

come  

quel  

versante  

di  

stress  

non

attribuibile  

a  

tratti  

della  

personalità  

individuale  

e

all'influenza      

di      

contesti      

ambientali      

non

professionali.  

Dopo  

tale  

chiarimento,  

la  

difficoltà

risiede  

nello  

scoprire  

quella  

parte  

di  

stress  

non

attribuibile      

a      

caratteristiche      

specifiche      

di

personalità  

e  

legata  

all'interazione  

tra  

ambiente

lavorativo  

e  

individuo.  

Le  

ripercussioni  

personali

di     

una     

situazione     

di     

stress     

patogeno     

si

manifestano  

a  

livello  

aziendale  

per  

mezzo  

delle

seguenti azioni:

1

.

assenteismo;

2

.

frequente avvicendamento del personale;

3

.

poco      

controllo      

delle      

tempistiche      

di

lavorazione;

4

.

problemi disciplinari;

5

.

molestie;

6

.

abbassamento della produttività;

7

.

infortuni;

8

.

errori;

9

.

incremento  

delle  

spese  

mediche  

e  

dei  

costi

d’indennizzo

L'introduzione   

in   

Italia   

del   

concetto   

di   

"stress

lavoro-correlato"  

si  

deve  

al  

Testo  

Unico  

n.81/2008

in  

vigore  

dal  

1  

gennaio  

2009.  

Particolarmente  

il

comma     

1     

dell'articolo     

28     

("Oggetto     

della

valutazione    

dei    

rischi")    

del    

Testo    

Unico    

DL

n.81/2008,    

indica    

che    

"la    

valutazione    

di    

cui

all'articolo   

17,   

comma   

1,   

lettera   

a,   

anche   

nella

scelta  

delle  

attrezzature  

di  

lavoro  

e  

delle  

sostanze

o   

dei   

preparati   

chimici   

impiegati,   

nonché   

nella

sistemazione     

dei     

luoghi     

di     

lavoro,     

deve

riguardare  

tutti  

i  

rischi  

per  

la  

sicurezza  

e  

la  

salute

dei    

lavoratori,    

ivi    

compresi    

quelli    

riguardanti

gruppi  

di  

lavoratori  

esposti  

a  

rischi  

particolari,  

tra

cui    

anche    

quelli    

collegati    

allo    

stress    

lavoro-

correlato,     

secondo     

i     

contenuti     

dell'accordo

europeo dell'8 ottobre 2004 (…)". 

Nell'attuale   

Testo   

Unico,   

per   

descrivere   

i   

rischi

connessi  

allo  

stress  

lavorativo,  

il  

legislatore  

si  

rifà

all'Europa  

chiamando  

di  

nuovo  

in  

causa  

l'accordo

europeo   

sullo   

stress   

sul   

lavoro   

dell'8   

ottobre

2004,    

che    

le    

organizzazioni    

sindacali    

e    

le

organizzazioni   

di   

rappresentanza   

delle   

imprese

hanno  

compreso  

a  

livello  

nazionale  

il  

9  

giugno

2008.

Nell'accordo     

si     

ricorda     

che     

"affrontare     

la

questione    

dello    

stress    

lavoro-correlato    

può

condurre   

a   

una   

maggiore   

efficienza   

e   

a   

un

miglioramento    

della    

salute    

e    

sicurezza    

dei

lavoratori,  

con  

conseguenti  

benefici  

economici  

e

sociali  

per  

imprese,  

lavoratori  

e  

società  

nel  

suo

complesso".   

Nell'accordo   

lo   

stress   

è   

descritto

come  

uno  

"stato  

che  

si  

accompagna  

a  

malessere

e  

disfunzioni  

fisiche,  

psicologiche  

o  

sociali  

e  

che

consegue  

del  

fatto  

che  

le  

persone  

non  

si  

sentono

in  

grado  

di  

superare  

il  

gap  

rispetto  

alle  

richieste  

o

alle attese nei loro confronti".

E'    

fondamentale    

evidenziare    

come    

l'oggetto

dell'intervento  

legislativo  

è  

unicamente  

lo  

stress

lavorativo.

   

Sono   

quindi   

messe   

da   

parte   

tutte

quelle     

circostanze     

nelle     

quali     

è     

presente

un'intenzione  

personale  

ravvisabile  

di  

causare  

un

danno  

al  

lavoratore  

come  

il  

sopruso  

e  

la  

violenza

sul   

lavoro,   

il   

mobbing-straining,   

lo   

stress   

post-

traumatico.   

Lo   

scopo   

dell'accordo   

europeo   

è

quello  

di  

proporre  

ai  

datori  

di  

lavoro  

un  

modello

che   

permetta   

di   

ravvisare,   

prevenire   

e   

gestire

problemi   

connessi   

allo   

stress   

lavoro-   

correlato.

L'accordo   

europeo   

ricorda   

come   

lo   

stress   

può

nuocere   

qualsiasi   

lavoratore   

in   

qualunque

posto di lavoro.

STUDIO MILANO 3 Riceve su appuntamento DOTT. STEFANO BECAGLI Piazza Marco Polo 1A Basiglio Milano 3 (Palazzo dei Cigni) E’ possibile richiedere un appuntamento ai seguenti contatti: Telefono: 349 3810997 e-mail: info@stefanobecagli.it
   
© Copyright Dott. Stefano Becagli - Psicologo Clinico e dello Sport - Riceve in Piazza Marco Polo 1A Basiglio Milano 3 - Tel. 349 3810997 
© Copyright Dott. Stefano Becagli - Psicologo Clinico e dello Sport - Riceve in Piazza Marco Polo 1A Basiglio Milano 3 - Tel. 349 3810997