La paura di volare (aerofobia)

L'estate  

è  

la  

stagione  

delle  

vacanze,  

per  

alcuni  

le  

mete  

sono  

lontane  

ed  

esotiche  

per  

altri  

sono  

più  

vicine  

ma  

comunque  

raggiungibili  

in  

maniera  

più

comoda  

  

in  

aereo.  

Questo  

rappresenta  

un  

disagio  

per  

chi  

soffre  

di  

aerofobia  

(paura  

di  

volare).  

Nel  

nostro  

Paese  

le  

statistiche  

ci  

informano  

che  

ben  

il

50%  

dei  

viaggiatori  

(uno  

su  

due)  

ammette  

di  

aver  

paura  

di  

volare  

e  

di  

utilizzare  

l'aeroplano  

con  

poca  

confidenza  

e  

serenità.  

  

La  

paura  

del  

volo

  

non

concerne  

unicamente  

il  

timore  

di  

morire  

e  

rimanere  

vittima  

di  

un  

incidente.  

All'interno  

dell'aeroplano,  

la  

persona  

ha  

spesso  

paura  

di  

sentirsi  

male,

di  

perdere  

il  

controllo  

delle  

proprie  

emozioni  

e  

della  

situazione,  

di  

non  

poter  

scendere.  

E'  

evidente  

quindi  

che  

il  

disagio  

maggiore  

non  

è  

originato

dall'aereo  

ma  

dal  

timore  

delle  

emozioni  

negative.  

La  

paura  

di  

volare  

(aerofobia)  

rientra  

nella  

categoria  

delle  

fobie  

specifiche.  

La  

fobia  

specifica  

è  

una

paura  

intensa  

e  

persistente  

per  

oggetti  

o  

situazioni  

specifiche  

e  

circoscritte.  

Cosa  

prova  

e  

come  

si  

comporta  

la  

persona  

con  

fobia  

specifica?  

Quando

la  

persona  

si  

espone  

allo  

stimolo  

che  

teme,  

prova  

un'immediata  

risposta  

ansiosa,  

che  

può  

assumere  

la  

forma  

di  

un  

attacco  

di  

panico.

  

Si  

parla  

di

fobia  

solo  

se  

l'evitamento,  

la  

paura  

o  

l'ansia  

anticipatoria  

di  

affrontare  

lo  

stimolo  

fobico,  

interferiscono  

con  

la  

vita  

quotidiana,  

il  

funzionamento

lavorativo o la vita sociale della persona.

L'

aerofobia  

origina  

ansia  

da  

alcuni  

giorni  

prima  

del  

viaggio  

che  

aumenta  

maggiormente  

nella  

fase  

di  

decollo.  

I  

sintomi  

psicologici  

sono:  

paura  

di

morire,  

sensazione  

di  

disastro  

incombente,  

pensieri  

catastrofici.  

A  

questi  

si  

uniscono  

anche  

sintomi  

a  

livello  

fisiologico

:  

nausea,  

aumento  

della

sudorazione, mal di stomaco, tachicardia, vertigini ecc.

Negli  

anni  

sono  

state  

svolte  

numerose  

ricerche  

per  

indagare  

l'origine  

di  

questi  

sintomi.  

I  

risultati  

hanno  

evidenziato  

che  

l'insorgenza  

non  

è  

dovuta

solo  

a  

situazioni  

negative  

di  

viaggio  

(es.  

atterraggi  

di  

emergenza,  

ammaraggi,  

vuoti  

d'aria  

ecc).  

Persone  

che  

hanno  

sempre  

utilizzato  

l'aeroplano

senza  

nessun  

tipo  

di  

disagio  

vengono,  

in  

un  

certo  

momento  

"attaccate"  

da  

un  

particolare,  

come  

ad  

esempio  

una  

turbolenza,  

un  

tecnico  

presente  

in

cabine  

prima  

del  

volo,  

la  

chiusura  

del  

portellone;  

particolari  

ai  

quali  

in  

precedenza  

non  

aveva  

dato  

alcuna  

importanza.  

In  

altre  

situazioni,  

l'episodio

può  

essere  

quello  

di  

un  

volo  

sereno  

in  

cui  

l'individuo,  

inaspettatamente  

e  

senza  

alcuna  

ragione  

verosimile,  

si  

è  

sentito  

male  

e  

ha  

subito  

una  

crisi

d'ansia  

acuta  

o  

panico.  

A  

questo  

si  

può  

associare  

il  

ragionamento  

fobico,  

ovvero  

la  

credenza  

che  

se  

accade  

qualcosa  

in  

altri  

contesti  

(es.  

per  

strada)

ci  

può  

essere  

la  

fuga  

mentre  

in  

aereo  

questo  

può  

non  

succedere.  

Per  

evitare  

questo  

la  

persona  

decide  

di  

non  

prendere  

più  

l'aereo,  

per  

non  

vivere  

la

sensazione  

di  

sentirsi  

intrappolato.  

Spesso  

è  

presente  

l'ansia  

anticipatoria,  

infatti  

la  

persona  

al  

solo  

pensiero  

di  

doversi  

recare  

in  

aeroporto,  

anche

diverso  

tempo  

prima  

(giorni/settimane),  

può  

avvertire  

un  

forte  

senso  

d'ansia.  

La  

difficoltà  

principale  

non  

risiede  

nel  

solo  

fatto  

di  

prendere  

l'aereo,

ma il pensiero di poter stare male o avere reazioni emotive fuori controllo.

Il  

ragionamento  

delle  

persone  

che  

soffrono  

di  

aerofobia  

è  

dominato  

da  

varie  

distorsioni  

cognitive  

che  

fortificano  

la  

paura  

e  

raramente  

vengono

intaccate da un ragionamento fondato su dati di realtà oggettivi.

L'aerofobia si può dividere in tre sottogruppi:

1

.

Gli individui che non riescono a prendere l'aeroplano

2

.

Le persone che volano solo se strettamente necessario

3

.

Quelle che sull'aereo vivono momenti d'ansia non eccessivamente elevati

I tre tipi di paura

nell’aerofobia sono

1

.

Paure legate al velivolo: guasti, sovraccarico, pensiero che l'aero possa precipitare

2

.

Paure connesse ad agenti esterni: attacchi terroristici, essere colpiti da un fulmine, ecc

3

.

Paure  

che  

interessano  

la  

persona:  

mancanza  

di  

una  

via  

di  

fuga,  

paura  

di  

avere  

un  

attacco  

di  

panico,  

perdita  

del  

controllo  

con  

conseguente

vergogna, non essere in grado di gestire le emozioni, ecc

Cosa bisogna fare per superare la paura e viaggiare più sereni?

E'  

possibile  

mettere  

in  

atto  

qualche  

espediente  

che  

può  

aiutare  

a  

domare  

lo  

stato  

d'ansia  

come  

ad  

esempio:  

evitare  

di  

assumere  

bevande  

alcoliche

prime  

e  

durante  

il  

volo,  

cercare  

di  

distrarsi  

leggendo  

o  

ascoltando  

della  

musica,  

arrivare  

in  

aeroporto  

con  

anticipo,  

per  

qualsiasi  

dubbio  

rivolgersi  

al

personale  

di  

volo.  

L'utilizzo  

di  

medicinali  

e  

tranquillanti  

può  

essere  

un  

aiuto,  

però  

la  

tipologia  

e  

la  

posologia  

del  

farmaco  

deve  

essere  

prescritto  

dallo

psichiatra  

o  

dal  

medico  

di  

famiglia.  

Sarebbe  

opportuno  

capire  

cosa  

c'è  

all'origine  

dell'

ansia.

  

Un  

vissuto  

d'ansia  

molto  

forte  

può  

tramutarsi  

in  

una

crisi  

caratterizzata  

da  

attacchi  

di  

panico

,  

pertanto  

è  

appropriato  

indagare  

il  

malessere  

maggiormente  

profondo  

che  

deve  

essere  

esaminato,

perché  

l'aerofobia  

non  

è  

altro  

che  

un  

sintomo  

che  

la  

persona  

palesa.  

In  

questo  

caso  

è  

consigliabile  

che  

la  

persona  

si  

rivolga  

ad  

uno  

Psicologo

  

per

capire  

cosa  

c'è  

all'origine  

del  

sintomo  

e  

per  

aiutarlo  

a  

superare  

la  

paura  

del  

volo  

e  

il  

disagio  

ad  

essa  

associato.  

Può  

succedere  

che  

il  

malessere

legato  

al  

volo  

non  

svanisca  

in  

modo  

definitivo,  

la  

cosa  

importante  

è  

che  

possa  

essere  

gestito  

e  

controllato  

dall'individuo,  

che  

potrà  

ritenersi

maggiormente libero e confortato perché non più sconfitto dai propri stati emotivi.

Questo articolo è stato pubblicato anche da

Affaritaliani.it

STUDIO MILANO Riceve su appuntamento DOTT. STEFANO BECAGLI Via Domenico Millelire  Milano (Zona San Siro) Dista 950 metri dalla fermata PRIMATICCIO linea M1 (ROSSA) Bus: 63/64 E’ possibile richiedere un appuntamento ai seguenti contatti: Telefono: 349 3810997 e-mail: info@stefanobecagli.it
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La paura di volare (aerofobia)

L'estate  

è  

la  

stagione  

delle  

vacanze,  

per  

alcuni  

le

mete  

sono  

lontane  

ed  

esotiche  

per  

altri  

sono  

più

vicine  

ma  

comunque  

raggiungibili  

in  

maniera  

più

comoda  

  

in  

aereo.  

Questo  

rappresenta  

un  

disagio

per  

chi  

soffre  

di  

aerofobia  

(paura  

di  

volare).  

Nel

nostro  

Paese  

le  

statistiche  

ci  

informano  

che  

ben  

il

50%  

dei  

viaggiatori  

(uno  

su  

due)  

ammette  

di  

aver

paura   

di   

volare   

e   

di   

utilizzare   

l'aeroplano   

con

poca  

confidenza  

e  

serenità.  

  

La  

paura  

del  

volo

 

non  

concerne  

unicamente  

il  

timore  

di  

morire  

e

rimanere    

vittima    

di    

un    

incidente.    

All'interno

dell'aeroplano,   

la   

persona   

ha   

spesso   

paura   

di

sentirsi  

male,  

di  

perdere  

il  

controllo  

delle  

proprie

emozioni    

e    

della    

situazione,    

di    

non    

poter

scendere.    

E'    

evidente    

quindi    

che    

il    

disagio

maggiore   

non   

è   

originato   

dall'aereo   

ma   

dal

timore   

delle   

emozioni   

negative.   

La   

paura   

di

volare   

(aerofobia)   

rientra   

nella   

categoria   

delle

fobie  

specifiche.  

La  

fobia  

specifica  

è  

una  

paura

intensa   

e   

persistente   

per   

oggetti   

o   

situazioni

specifiche   

e   

circoscritte.   

Cosa   

prova   

e   

come   

si

comporta  

la  

persona  

con  

fobia  

specifica?  

Quando

la  

persona  

si  

espone  

allo  

stimolo  

che  

teme,  

prova

un'immediata      

risposta      

ansiosa,      

che      

può

assumere  

la  

forma  

di  

un  

attacco  

di  

panico.

  

Si

parla   

di   

fobia   

solo   

se   

l'evitamento,   

la   

paura   

o

l'ansia    

anticipatoria    

di    

affrontare    

lo    

stimolo

fobico,   

interferiscono   

con   

la   

vita   

quotidiana,   

il

funzionamento  

lavorativo  

o  

la  

vita  

sociale  

della

persona.

L'

aerofobia  

origina  

ansia  

da  

alcuni  

giorni  

prima

del   

viaggio   

che   

aumenta   

maggiormente   

nella

fase  

di  

decollo.  

I  

sintomi  

psicologici  

sono:  

paura

di   

morire,   

sensazione   

di   

disastro   

incombente,

pensieri  

catastrofici.  

A  

questi  

si  

uniscono  

anche

sintomi   

a   

livello   

fisiologico

:   

nausea,   

aumento

della   

sudorazione,   

mal   

di   

stomaco,   

tachicardia,

vertigini ecc.

Negli  

anni  

sono  

state  

svolte  

numerose  

ricerche

per  

indagare  

l'origine  

di  

questi  

sintomi.  

I  

risultati

hanno  

evidenziato  

che  

l'insorgenza  

non  

è  

dovuta

solo  

a  

situazioni  

negative  

di  

viaggio  

(es.  

atterraggi

di    

emergenza,    

ammaraggi,    

vuoti    

d'aria    

ecc).

Persone  

che  

hanno  

sempre  

utilizzato  

l'aeroplano

senza  

nessun  

tipo  

di  

disagio  

vengono,  

in  

un  

certo

momento  

"attaccate"  

da  

un  

particolare,  

come  

ad

esempio  

una  

turbolenza,  

un  

tecnico  

presente  

in

cabine  

prima  

del  

volo,  

la  

chiusura  

del  

portellone;

particolari  

ai  

quali  

in  

precedenza  

non  

aveva  

dato

alcuna  

importanza.  

In  

altre  

situazioni,  

l'episodio

può   

essere   

quello   

di   

un   

volo   

sereno   

in   

cui

l'individuo,    

inaspettatamente    

e    

senza    

alcuna

ragione  

verosimile,  

si  

è  

sentito  

male  

e  

ha  

subito

una  

crisi  

d'ansia  

acuta  

o  

panico.  

A  

questo  

si  

può

associare    

il    

ragionamento    

fobico,    

ovvero    

la

credenza  

che  

se  

accade  

qualcosa  

in  

altri  

contesti

(es.  

per  

strada)  

ci  

può  

essere  

la  

fuga  

mentre  

in

aereo   

questo   

può   

non   

succedere.   

Per   

evitare

questo   

la   

persona   

decide   

di   

non   

prendere   

più

l'aereo,  

per  

non  

vivere  

la  

sensazione  

di  

sentirsi

intrappolato.      

Spesso      

è      

presente      

l'ansia

anticipatoria,  

infatti  

la  

persona  

al  

solo  

pensiero  

di

doversi  

recare  

in  

aeroporto,  

anche  

diverso  

tempo

prima  

(giorni/settimane),  

può  

avvertire  

un  

forte

senso  

d'ansia.  

La  

difficoltà  

principale  

non  

risiede

nel  

solo  

fatto  

di  

prendere  

l'aereo,  

ma  

il  

pensiero

di  

poter  

stare  

male  

o  

avere  

reazioni  

emotive  

fuori

controllo.

Il   

ragionamento   

delle   

persone   

che   

soffrono   

di

aerofobia    

è    

dominato    

da    

varie    

distorsioni

cognitive   

che   

fortificano   

la   

paura   

e   

raramente

vengono  

intaccate  

da  

un  

ragionamento  

fondato

su dati di realtà oggettivi.

L'aerofobia si può dividere in tre sottogruppi:

1

.

Gli  

individui  

che  

non  

riescono  

a  

prendere

l'aeroplano

2

.

Le  

persone  

che  

volano  

solo  

se  

strettamente

necessario

3

.

Quelle    

che    

sull'aereo    

vivono    

momenti

d'ansia non eccessivamente elevati

I tre tipi di paura

nell’aerofobia sono

1

.

Paure       

legate       

al       

velivolo:       

guasti,

sovraccarico,    

pensiero    

che    

l'aero    

possa

precipitare

2

.

Paure  

connesse  

ad  

agenti  

esterni:  

attacchi

terroristici, essere colpiti da un fulmine, ecc

3

.

Paure      

che      

interessano      

la      

persona:

mancanza  

di  

una  

via  

di  

fuga,  

paura  

di  

avere

un  

attacco  

di  

panico,  

perdita  

del  

controllo

con  

conseguente  

vergogna,  

non  

essere  

in

grado di gestire le emozioni, ecc

Cosa   

bisogna   

fare   

per   

superare   

la   

paura   

e

viaggiare più sereni?

E'  

possibile  

mettere  

in  

atto  

qualche  

espediente

che  

può  

aiutare  

a  

domare  

lo  

stato  

d'ansia  

come

ad    

esempio:    

evitare    

di    

assumere    

bevande

alcoliche   

prime   

e   

durante   

il   

volo,   

cercare   

di

distrarsi   

leggendo   

o   

ascoltando   

della   

musica,

arrivare  

in  

aeroporto  

con  

anticipo,  

per  

qualsiasi

dubbio  

rivolgersi  

al  

personale  

di  

volo.  

L'utilizzo  

di

medicinali   

e   

tranquillanti   

può   

essere   

un   

aiuto,

però  

la  

tipologia  

e  

la  

posologia  

del  

farmaco  

deve

essere  

prescritto  

dallo  

psichiatra  

o  

dal  

medico  

di

famiglia.    

Sarebbe    

opportuno    

capire    

cosa    

c'è

all'origine   

dell'

ansia.

   

Un   

vissuto   

d'ansia   

molto

forte  

può  

tramutarsi  

in  

una  

crisi  

caratterizzata  

da

attacchi    

di    

panico

,    

pertanto    

è    

appropriato

indagare   

il   

malessere   

maggiormente   

profondo

che   

deve   

essere   

esaminato,   

perché   

l'aerofobia

non   

è   

altro   

che   

un   

sintomo   

che   

la   

persona

palesa.   

In   

questo   

caso   

è   

consigliabile   

che   

la

persona  

si  

rivolga  

ad  

uno  

Psicologo

  

per  

capire

cosa  

c'è  

all'origine  

del  

sintomo  

e  

per  

aiutarlo  

a

superare  

la  

paura  

del  

volo  

e  

il  

disagio  

ad  

essa

associato.  

Può  

succedere  

che  

il  

malessere  

legato

al  

volo  

non  

svanisca  

in  

modo  

definitivo,  

la  

cosa

importante    

è    

che    

possa    

essere    

gestito    

e

controllato    

dall'individuo,    

che    

potrà    

ritenersi

maggiormente   

libero   

e   

confortato   

perché   

non

più sconfitto dai propri stati emotivi.

Questo   

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© Copyright Dott. Stefano Becagli - Psicologo Clinico e dello Sport - Riceve in Via Domenico Millelire a Milano - Tel. 349 3810997 
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