Il significato psicologico dell’abbraccio

Per  

dare  

una  

lettura  

e  

un  

significato  

all’abbraccio  

si  

può  

iniziare  

dalla  

sua  

etimologia,  

abbraccio:  

cingere  

con  

le  

braccia.  

Infatti  

quando  

si  

compie  

un

abbraccio, il collo ed il petto dell’altra persona viene coperto con il nostro corpo. Il cingere qualcuno è un gesto di autentica protezione. 

Sempre  

riferendosi  

alle  

definizioni  

del  

dizionario,  

nel  

senso  

figurato  

del  

termine  

abbraccio,  

ritroviamo:  

comprendere,  

contenere,  

seguire,  

accettare,

dedicarsi   

a   

qualcosa.   

Riscontriamo   

infatti   

nel   

linguaggio   

quotidiano   

che   

quando   

qualcuno   

inizia   

una   

nuova   

avventura   

o   

un   

progetto   

sta

“abbracciando”  

un’idea,  

la  

difende,  

tanto  

da  

portarla  

al  

compimento  

desiderato.  

L’importanza  

dell’abbraccio  

è  

dovuta  

anche  

ai  

suoi  

molteplici

significati  

comunicativi.  

Infatti,  

l’abbracciare  

ci  

fa  

tornare  

indietro  

nel  

tempo  

e  

ci  

permette  

di  

rivivere  

mentalmente  

quelle  

sensazioni  

di  

protezione  

e

sicurezza che si provano in età infantile quando le figure genitoriali ci proteggono e ci fanno sentire accolti. 

Non  

sono  

poche  

le  

ricerche  

scientifiche  

che  

negli  

anni  

hanno  

indagato  

il  

significato  

dell’abbraccio,

  

alcune  

di  

queste  

hanno  

anche  

quantificato  

il

numero  

degli  

abbracci  

giornalieri;  

quattro  

servirebbero  

per  

il  

mantenimento  

del  

benessere  

psicofisico,  

mentre  

si  

arriva  

alla  

cifra  

di  

dodici  

nelle

circostanze  

in  

cui  

si  

avverte  

maggiore  

solitudine  

e  

smarrimento.  

  

Anche  

la  

famosa  

psicoterapeuta  

statunitense  

Virginia  

Satir  

scrisse  

in  

un  

suo  

testo:

“Ci   

servono   

quattro   

abbracci   

al   

giorno   

per   

sopravvivere.   

Otto   

abbracci   

per   

mantenerci   

in   

salute.   

Dodici   

abbracci   

per   

crescere”.   

Oltre   

alla

componente  

psicologica  

non  

va  

trascurata  

quella  

fisiologica,  

infatti  

nel  

corso  

dell’abbraccio,  

l’organismo  

produce  

le  

endorfine,  

che  

sono  

sostanze

prodotte dal cervello che sono in grado di abbassare la soglia del dolore e di aumentare la sensazione di piacere e benessere.

Con  

la  

società  

in  

continuo  

cambiamento,  

è  

sempre  

più  

raro  

abbracciarsi,  

al  

giorno  

d’oggi  

le  

persone  

dedicano  

maggior  

tempo  

alla  

socializzazione

virtuale  

(forum,  

social  

network  

ecc.)  

e  

questo  

porta  

alla  

mancanza  

di  

un  

vero  

e  

proprio  

contatto  

fisico  

che  

possa  

ritenersi  

soddisfacente.  

  

Come

accennavo  

prima,  

l’abbraccio  

è  

uno  

di  

quei  

gesti  

che  

trasmette  

affetto,  

fiducia,  

protezione  

e  

lo  

fa  

attraverso  

una  

comunicazione  

non  

verbale  

e

quindi  

gestuale  

molto  

profonda.  

L’abbraccio  

avvicina  

le  

persone  

aumentandone  

l’

empatia

  

e  

la  

confidenza  

reciproca.  

L’abbraccio  

comunica  

la

condivisione  

di  

situazioni  

e  

stati  

d’animo  

in  

tutte  

quelle  

che  

sono  

le  

vicissitudini  

della  

vita  

che  

possono  

essere:  

momenti  

di  

dolore  

o  

di  

gioia,  

ma  

può

anche   

accadere   

che   

a   

livello   

superficiale   

non   

presentino   

tali   

motivazioni.   

L’abbraccio   

tra   

partner,   

come   

sostiene   

Daniel   

Schnarch   

scrittore

statunitense,  

è  

ricevuto  

o  

dato  

per  

lo  

scambio  

di  

energie  

positive  

e  

non  

solo  

per  

esprimere  

possesso  

di  

quella  

persona.  

Grazie  

a  

questo  

è  

possibile

ottenere  

gli  

effetti  

positivi  

che  

desiderano.  

  

L’abbraccio  

è  

perciò  

visto  

come  

un  

gesto  

saldamente  

legato  

con  

il  

sistema  

di  

difesa  

psicologico  

contro  

le

ostilità.  

Non  

dimentichiamo  

la  

gioia  

dei  

piccoli  

gesti  

quotidiani.  

  

L’abbraccio  

è  

uno  

di  

questi  

e  

non  

soltanto  

un  

incontro  

spontaneo  

tra  

due  

corpi,  

ma

è un modo per aprire il nostro cuore.

STUDIO MILANO Riceve su appuntamento DOTT. STEFANO BECAGLI Via Domenico Millelire  Milano (Zona San Siro) Dista 950 metri dalla fermata PRIMATICCIO linea M1 (ROSSA) Bus: 63/64 E’ possibile richiedere un appuntamento ai seguenti contatti: Telefono: 349 3810997 e-mail: info@stefanobecagli.it
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Il         

significato         

psicologico

dell’abbraccio

Per  

dare  

una  

lettura  

e  

un  

significato  

all’abbraccio

si   

può   

iniziare   

dalla   

sua   

etimologia,   

abbraccio:

cingere  

con  

le  

braccia.  

Infatti  

quando  

si  

compie

un  

abbraccio,  

il  

collo  

ed  

il  

petto  

dell’altra  

persona

viene   

coperto   

con   

il   

nostro   

corpo.   

Il   

cingere

qualcuno è un gesto di autentica protezione. 

Sempre  

riferendosi  

alle  

definizioni  

del  

dizionario,

nel     

senso     

figurato     

del     

termine     

abbraccio,

ritroviamo:    

comprendere,    

contenere,    

seguire,

accettare,    

dedicarsi    

a    

qualcosa.    

Riscontriamo

infatti   

nel   

linguaggio   

quotidiano   

che   

quando

qualcuno    

inizia    

una    

nuova    

avventura    

o    

un

progetto  

sta  

“abbracciando”  

un’idea,  

la  

difende,

tanto   

da   

portarla   

al   

compimento   

desiderato.

L’importanza   

dell’abbraccio   

è   

dovuta   

anche   

ai

suoi   

molteplici   

significati   

comunicativi.   

Infatti,

l’abbracciare  

ci  

fa  

tornare  

indietro  

nel  

tempo  

e  

ci

permette      

di      

rivivere      

mentalmente      

quelle

sensazioni    

di    

protezione    

e    

sicurezza    

che    

si

provano    

in    

età    

infantile    

quando    

le    

figure

genitoriali    

ci    

proteggono    

e    

ci    

fanno    

sentire

accolti. 

Non  

sono  

poche  

le  

ricerche  

scientifiche  

che  

negli

anni        

hanno        

indagato        

il        

significato

dell’abbraccio,

   

alcune   

di   

queste   

hanno   

anche

quantificato  

il  

numero  

degli  

abbracci  

giornalieri;

quattro   

servirebbero   

per   

il   

mantenimento   

del

benessere  

psicofisico,  

mentre  

si  

arriva  

alla  

cifra  

di

dodici  

nelle  

circostanze  

in  

cui  

si  

avverte  

maggiore

solitudine   

e   

smarrimento.   

   

Anche   

la   

famosa

psicoterapeuta  

statunitense  

Virginia  

Satir  

scrisse

in  

un  

suo  

testo:  

“Ci  

servono  

quattro  

abbracci  

al

giorno    

per    

sopravvivere.    

Otto    

abbracci    

per

mantenerci     

in     

salute.     

Dodici     

abbracci     

per

crescere”.  

Oltre  

alla  

componente  

psicologica  

non

va  

trascurata  

quella  

fisiologica,  

infatti  

nel  

corso

dell’abbraccio,  

l’organismo  

produce  

le  

endorfine,

che  

sono  

sostanze  

prodotte  

dal  

cervello  

che  

sono

in  

grado  

di  

abbassare  

la  

soglia  

del  

dolore  

e  

di

aumentare la sensazione di piacere e benessere.

Con    

la    

società    

in    

continuo    

cambiamento,    

è

sempre  

più  

raro  

abbracciarsi,  

al  

giorno  

d’oggi  

le

persone       

dedicano       

maggior       

tempo       

alla

socializzazione   

virtuale   

(forum,   

social   

network

ecc.)  

e  

questo  

porta  

alla  

mancanza  

di  

un  

vero  

e

proprio    

contatto    

fisico    

che    

possa    

ritenersi

soddisfacente.      

      

Come      

accennavo      

prima,

l’abbraccio   

è   

uno   

di   

quei   

gesti   

che   

trasmette

affetto,  

fiducia,  

protezione  

e  

lo  

fa  

attraverso  

una

comunicazione   

non   

verbale   

e   

quindi   

gestuale

molto  

profonda.  

L’abbraccio  

avvicina  

le  

persone

aumentandone     

l’

empatia

     

e     

la     

confidenza

reciproca.  

L’abbraccio  

comunica  

la  

condivisione  

di

situazioni  

e  

stati  

d’animo  

in  

tutte  

quelle  

che  

sono

le   

vicissitudini   

della   

vita   

che   

possono   

essere:

momenti   

di   

dolore   

o   

di   

gioia,   

ma   

può   

anche

accadere  

che  

a  

livello  

superficiale  

non  

presentino

tali   

motivazioni.   

L’abbraccio   

tra   

partner,   

come

sostiene  

Daniel  

Schnarch  

scrittore  

statunitense,  

è

ricevuto  

o  

dato  

per  

lo  

scambio  

di  

energie  

positive

e   

non   

solo   

per   

esprimere   

possesso   

di   

quella

persona.  

Grazie  

a  

questo  

è  

possibile  

ottenere  

gli

effetti   

positivi   

che   

desiderano.   

   

L’abbraccio   

è

perciò   

visto   

come   

un   

gesto   

saldamente   

legato

con   

il   

sistema   

di   

difesa   

psicologico   

contro   

le

ostilità.   

Non   

dimentichiamo   

la   

gioia   

dei   

piccoli

gesti  

quotidiani.  

  

L’abbraccio  

è  

uno  

di  

questi  

e

non   

soltanto   

un   

incontro   

spontaneo   

tra   

due

corpi, ma è un modo per aprire il nostro cuore.

STUDIO MILANO Riceve su appuntamento DOTT. STEFANO BECAGLI Via Domenico Millelire  Milano (Zona San Siro) Dista 950 metri dalla fermata PRIMATICCIO linea M1 (ROSSA) Bus: 63/64 E’ possibile richiedere un appuntamento ai seguenti contatti: Telefono: 349 3810997 e-mail: info@stefanobecagli.it
   
© Copyright Dott. Stefano Becagli - Psicologo Clinico e dello Sport - Riceve in Via Domenico Millelire a Milano - Tel. 349 3810997 
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